10-10-20-20
L’hanno fatto apposta.
Per gli ossessivo compulsivi questa è una gioia.
Oggi infatti è la loro giornata mondiale.
Ma non solo per loro.
Lo è un po’ per tutti.
Infondo tutti siamo un po’ disordinati.
Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Se avete un amico un po’ psichiatrico fategli gli auguri.
Qui si scherza. Psichiatrico al giorno d’oggi è quasi un insulto.
Ma neanche tanto…
Anzi si.
Disordine.
Infondo siamo tutti un po’ disordinati.
Io lo sono molto, molto più degli altri, non metto a posto mai i vestiti che mi tolgo, non lavo i piatti dopo cena e occupo due parcheggi con la macchina quando la posteggio.
Ma il mio disordine fisico cade spesso in disordine mentale.
Ci sono momenti che non collego, ci sono momenti che vedo tutto in negativo, che vedo tutto deprimente, oppure se vedo una ragazza me ne innamoro subito o al contrario la odio. Ci sono momenti che mi sento Dio, che sento che posso controllare più del possibile gli spazi e il tempo, ci sono momenti che non ho paura di niente, nemmeno di morire, e sono i momenti più pericolosi.
Negli anni, soprattutto negli ultimi sei, non ho goduto di buona salute… mentale.
E può capitare a tutti.
Chi si deprime, chi non riesce ad organizzarsi, c’è chi incontra la persona sbagliata nel momento giusto e chi quella giusta nel momento sbagliato.
C’è chi tenta il suicidio, anche più di una volta, c’è chi non mangia e chi beve e fuma troppo.
C’è chi non ama la vita, c’è chi non ama nessuno.
Il mondo è sovraffollato di psichiatrici.
Ma in fondo tutti un po’ lo siamo.
Io vedo dei codici 05 (codice per indicare in ambulanza un caso psichiatrico) un po’ ovunque.
Rimango io il più pazzo che scrivevo lettere d’amore ad una ragazza e le firmavo “Tuo 05”.
Odi et amo.
Odio e amo.
Odio la mia pazzia e poi la amo.
Che poi pazzia non è una diagnosi. Esistono diagnosi per tutto. E io ne ho una.
I dettagli non sono importanti, ma soffro anche io di una patologia mentale.
E allora carissimo perché scrivi questo lunghissimo stato, per vantarti che sei matto? O per scatenare compassione e beccare un treno (già proprio un treno) di like?
No.
Scrivo perché oggi è la giornata della Salute Mentale.
Non della Malattia Mentale.
E dai problemi ci si può saltare fuori.
In primis capendo, realizzando di avere un problema.
C’è chi lo nega, chi se ne vergogna tantissimo, chi non ha il coraggio di realizzare di avere un problema.
Il primo passo è ammetterlo.
Il primo passo per risolverlo.
Le malattie mentali sono terribili, creano una confusione o stati d’animo veramente terribili. La depressione, la schizofrenia, la psicosi (e l’elenco è ancora lungo), creano una serie di problemi che non ti permettono di vivere una vita normale, di avere relazioni normali o semplicemente di seguire una routine.
C’è tanto disordine.
C’è malattia.
Ma la salute si ottiene curandosi.
Affrontando il problema.
Prendendo qualche pillola.
Parlando con dei professionisti, medici e psicologi, ma anche solo con amici.
Il primo passo è non nascondersi.
Il primo passo per vivere è vivere.
Vi racconto un aneddoto.
Ero dalla mia psichiatra (si perché una volta ogni due settimane facciamo una visitina) e le dissi: quanto sono malato?
Mi aspettavo una risposta da medico, con una diagnosi, una terapia e una prognosi.
La risposta fu: sei malato solo se vuoi esserlo.
E mi sono illuminato.
Negli ultimi mesi ho studiato, fatto esami, scritto perfino un libro, e incontrato tanti amici.
Mi manca solo la fidanzata ma ci sto lavorando.
E lì ho capito tutto.
Dipende tutto da noi.
Il disordine si può mettere a posto, i piatti si possono lavare e la macchina la si può parcheggiare bene.
Dipende tutto da noi.
Nel farci aiutare.
Nel seguire qualche consiglio.
E una terapia. Che può essere anche solo a parole.
Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale.
In tanti non verranno neanche toccati da questa data.
Io sì.
Perché quella Salute, di cui oggi è la ricorrenza, io me la sono ripresa indietro.
