Titoli di coda del 2016 in 12 foto

Anche il 2016 volge al termine. Ho scritto tanto quest’anno. Tanti articoli sono già sul blog ma ho tanti altri tanti pezzi inediti pronti per essere messi online solo premendo invio, ho buttato giù poesie, ho rielaborato migliaia di pagine tra istologia e chimica in alcune dispense. Insomma la scrittura è il mio forte.

Ma oggi farò una cosa nuova. Avete presente quei link di Facebook che vi fanno rivivere l’anno in pochi scatti, facendovi visualizzare le foto con più like e gli scatti migliori?

Ecco il mio. Homemade

In questo post ripercorrerò il mio 2016 in 12 scatti, foto o immagini che mi hanno particolarmente colpito o segnato. Non voglio in qualche modo mettermi in mostra ma devo confessarvi che la mia vita è diventata abbastanza interessante da meritarsi un articolo tutto suo. E poi non ho mai parlato di me e le poche info profilo non penso siano abbastanza esaustive. Insomma oggi scrivo su di me.

Come su pagine di un diario voglio riportare quello che per me è stato uno degli anni più belli e ricchi di esperienze in assoluto.
fb_img_14822790985551Gennaio. Tutto iniziava qua. In una fredda notte a cavallo tra due anni. In sede. In divisa. In turno. Questa foto per me è molto importante perché rappresenta sia la mia grande passione (ovvero la Croce Rossa) sia una grande amicizia. L’anno non poteva iniziare meglio. Sono riuscito a coniugare due delle cose a cui tengo di più in questo scatto. Lui è il mio “collega” per eccellenza: ci basta uno sguardo e ci muoviamo. Ma prima di tutto è un amico. Un amico che mi è stato vicino tutti i 366 giorni di questo lungo, lunghissimo anno, che mi ha sopportato e supportato, insomma che non è mancato mai.

Invece questa è la mia situazione sentimentale.  Non potevo trovare immagine che la rappresentasse megliofb_img_14763639998251. Sono sempre maldestramente in cerca della “anima gemella”. Ma nonostante tutte le mie ricerche al mio amo non abbocca nessun pesce. Ovvio questa immagine è simpatica, ma la mancanza di una ragazza con cui condividere tante esperienze, tante cose si fa sentire, vorrei una persona con cui stringere un rapporto “intimo” che custodisca nel cuore i miei segreti e io i suoi. Pazienza troverò anche io. Ma questa immagine ha anche un particolare significato per me: la barca. Ho spesso paragonato la mia vita ad una barca che sta cercando una rotta, in mezzo a tempeste, onde e mari sconosciuti. La barca ho scoperto essere la metafora perfetta. Ho tanti mari da navigare, tanti porti da esplorare. E tanti pesci da pescare. Pesci che possono rappresentate successi in termini di studio, nuove amicizie o perché no l’anima gemella. Ah, lettrici del blog se avete tra i 18 e i 24 anni fatevi avanti magari scatta la scintilla…

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La chimica ormai è il mio incubo peggiore. Lo ammetto è quasi un anno che ci sto lavorando ed è un esame che proprio non va. Uno dei principali obbiettivi per il 2017 sarà proprio quello di togliermela una volta per tutte, smettere di sognarmela la notte, vedendo le sue formule ovunque, vedendo ioni, atomi e molecole in qualsiasi cosa mi capiti sotto mano. Eppure è un rapporto di odio e amore, non la posso vedere ma al tempo stesso mi affascina, mi intriga e mi diverte. Vedremo questa storia di amore tribolato come andrà a finire…

Ed ecco invece una simpatica pic presa da un gruppo di studenti di medicina che fb_img_14820911291801rappresenta perfettamente la mia situazione agli esami. Sono un pasticcione senza un briciolo di memoria. Eppure mi piace quello che studio, mi piace l’idea che un giorno (forse) sarò medico. Anche se agli esami lotto per un diciotto cerco di immagazzinare il maggior numero di nozioni e immaginare come posso applicarle nella vita “pratica”. Anche per questo vado in Croce Rossa: sì per aiutare gli altri ma anche perché ho la possibilità di stare a stretto contatto con medici e infermieri e imparare “fin da piccolo” il contatto con il paziente, il trattamento delle patologie e l’approccio pratico al malato. Insomma voglio il 18 nella teoria (e anche qualcosa in più se possibile) ma voglio anche formarmi il più possibile per andare a svolgere la professione in modo più competente possibile. Ce la farò? Chi vivrà vedrà.

img-20160828-wa00071Una tastiera di un PC e un sacchetto di orsetti gommosi. Mentre studio, mentre scrivo, mentre guardo la TV allungo sempre una mano nel sacchetto. A fine anno mi sono ripromesso di smettere, di mangiarli solo nelle grandi occasioni. Gli orsetti rappresentano la mia scarsa attenzione alla mia salute, sono il mio modo di mangiare senza cognizione e senza regola alcuna. La tastiera rappresenta invece la mia voglia di scrivere in ogni momento, anche quando dovrei studiare, anche quando dovrei fare altro (come adesso). Per il 2017 ho già in mente tanti progetti “editoriali”: mi piacerebbe sistemare il mio romanzo (che è stato un po’ concluso con troppa fretta) e scrivere una serie di articoli su diversi argomenti tra cui il volontariato. Troverò il tempo? Riuscirò a portare piano piano avanti tutto. Riuscirò a portare avanti anche questo mio blog?

E a proposito di blog… Sei mesi fa nasceva “Il Blog di Nicolò” Sei mesi in cui ho sfogato tante mie riflessioni, tante mie idee, tante mie Immagine blogricerche, tante mie avventure… C’è online un pezzo della mia anima. Un “horcrux” per chi avesse letto Harry Potter. Ma vi devo confessare che anche se ho pochi follower mi piace che qualcuno mi legga, mi commenti, mi dia dei feedback. Scrivere è la mia grande passione e lo faccio sia per me che per gli altri. Per me perché mi sfoga, mi fa star bene, per gli altri perché posso donare al prossimo delle parole, delle riflessioni, delle idee. E come tutte le cose va fatta con costanza. Io sono un incostante per eccellenza e lo studio in una facoltà così impegnativa e il portare avanti passioni come il blog o la Croce Rossa mi esercitano nella costanza, nell’impegno quotidiano, mi danno modo di combattere questa mia incostanza.

img-20160917-wa00021Lo scatto che rappresenta il climax del mio 2016 è questo. Sotto lo scafandro sono io a farmi un selfie dopo quasi tre ore in sala operatoria. L’esperienza più incredibile della mia vita. E ci sono finito quasi per caso. So che questa foto meriterebbe un articolo tutto suo, ma vi dico solo che sono finito lì per una serie quasi incredibile di coincidenze (quella notte non dovevo essere in servizio). Sono stato assegnato come autista di ambulanza a un’equipe trapianti e nel momento che il chirurgo ha saputo che sono uno studente di Medicina mi ha fatto assistere a tutta l’operazione di espianto cardiaco. Per uno studente di Medicina è qualcosa di incredibile. E quel chirurgo così gentile, così disponibile, così appassionato mi ha molto condizionato. Qualsiasi lavoro farò nella vita (io spero sempre il medico ma per scaramanzia non lo do mai come qualcosa di certo) ci voglio mettere la stessa passione con la quale quella notte ci metteva il cardiochirurgo Francesco a spiegarmi le cose mentre tagliava e cuciva.

Amicizia e tempo libero. img-20160815-wa00081Questi due scatti li rappresentano. Un bicchiere e sullo sfondo il lago di Mantova e la scatola di Dixit. Nonostante sia super impegnato tra le mille e mille cose che faccio sono riuscito comunque a tenermi del tempo per me. Sono spesso uscito con amici, pranzi, cene, aperitivi, grigliate… Mai come quest’anno mi sono sentito circondato dal calore umano dei miei amici che anche solo con un Whatsapp, un sms o una chiamata mi hanno dimostrato la loro vicinanza. Assieme è tutto più bello. Io sono un “orso” per natura, un lupo solitario ma effettivamente in “branco” si sta meglio. E ci siamo trovati per ripetere, per studiare, per stare qualche ora assieme o semplicemente per giocare a Dixit. Il gioco da tavolo emblema di questo anno. Perché per indovinare le carte dell’altro devi conoscerlo, capire come pensa, e per non farti indovinare le carte a tua volta devi descriverle con fantasia, con immaginazione. La parola del 2016 per me è stata fantasia. La fantasia di creare un blog, la fantasia nello studiare medicina fantasticandomi già in reparto e riscrivendo appunti su appunti, la fantasia di inventare dixitcose nuove in cui cimentarmi. Nella vita penso che la fantasia sia una delle cose più importanti. Seguire il più rigidamente possibile il protocollo ma al tempo stesso nella precisione più raffinata avere quella scintilla che ti rende unico e speciale. Il mio 2017 lo immagino così. Pieno di protocolli seguiti alla lettera ma con qualcosa di mio, qualcosa che mi caratterizzi, qualcosa che sia la mia firma in quello che faccio…

 

screenshot_2016-10-09-13-43-541Un pockemon. Il 2016 è stato l’anno di Pockemon Go. L’anno della gente che camminava per strada con il cellulare in mano alla ricerca di Pikachu e compagnia bella. Anche io ci sono cascato e nel tragitto casa-università giravo con il cellulare in alto come un ebete pronto a lanciare le sfere rosse e bianche. Questa foto rappresenta tante cose: il mio lato infantile, il tempo che ho perso correndo dietro a quegli strani “cosi” (non so nemmeno io come definirli), la mia voglia di rimanere bambino… Nell’anno appena trascorso mi sono trovato a prendere delle decisioni molto importanti: avrei voluto delegare, avrei voluto che ci fosse un “adulto” a scegliere per me. Eppure ho deciso io. In un anno sono cresciuto, sono migliorato, sono maturato. E anche se delle volte ho inseguito il nulla, un pockemon, sono molto soddisfatto di come questo 2016 è andato…

Penultima immagine:la mia family. Quasi mi stavo dimenticando di loro. Eppure in questoimg-20160509-wa0003 lungo anno mi sono stati molto vicini. La mia famiglia non è fatta solo dai miei genitori ovviamente. Ci tengo a nominarli tutti: zii, cugini, parenti lontani e vicini, il cane… tutti mi sono stati vicini, tutti mi hanno appoggiato, tutti mi hanno dato molti consigli, mi hanno aiutato. Quante volte ho fatto addormentare i miei zii ripetendo loro anatomia, quante volte ho urlato da camera mia “Ho fame! Dove è la cena?!”, quante volte ho scroccato un passaggio a mio papà nonostante abiti a tre minuti a piedi dalla facoltà… Ovviamente non penso a loro solo come aiuto materiale… li vedo come il supporto aereo nel videogioco Call od Duty: arrivano al momento giusto, sono cazzuti quanto basta e ti migliorano la giornata. E ho detto tutto.

ica_cinema_11688Ultima immagine e poi la smetto. Un cinema. Il 2016 è stato un film. Ora siamo giunti ai titoli di coda. Con questo articolo spero di aver ringraziato tutti, il regista, i protagonisti, le voci fuori scena. Il 2016 è stato davvero un bellissimo anno, un bellissimo film e anche se la mia vita non vincerà il premio Oscar e nemmeno il Golden Globe mi sono divertito. Mi sono divertito nelle notti in Croce Rossa, mi sono divertito con la mia famiglia, mi sono divertito giocando a Pokemon, a Dixit, mi sono divertito in facoltà, mi sono divertito a studiare chimica, mi sono divertito con tutti i miei amici, mi sono divertito a scrivere.

Mi prendo un impegno per il 2017. Non cambiare. Continuare a vivere divertendomi. Osando sempre.

E con questo ringrazio tutti i lettori del blog. Siete pochi ma vi voglio bene. Arrivederci al 2017 <3

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