La fine di un mese difficile, l’inizio di nuove avventure…in rete!

Oggi finisce agosto, un mese in cui la solitudine ha accompagnato la vita di molte persone, lavoratori indaffarati che hanno visto il mare solo nella cartolina inviata da un loro cugino.

Ma anche un mese di dolci scoperte.

Questo mese, seppur caldo e afoso, mi ero dato un obbiettivo che oggi completo: scrivere ogni giorno un articolo sul mio blog.

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Volevo scrivere una poesia…

Dante d’amor scrive con rime incatenate
“Anche io voglio scrivere una poesia”
 Con pensieri, emozioni e parole tutte scatenate

Filastrocca assolutamente non voglio che sia
Lettera d’amor non vi penso nemmeno
Vorrei qualcosa di semplice, di sillabe magia

Osservo, non usare uno scrivere alieno
Nessuno scrivere aramaico voglio postare
Cose strane e incasinate men che meno

Una poesia sulla poesia stessa vorrei fare
Rime, con concetti e nobili emozioni
Parole che non dal ridere fanno sbragare

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Il chitarrista

Buio. Tutto buio. Quel buio pesto, profondo, disorientante. Il buio di un seminterrato nel cuore di Parigi. Nel silenzio si sentiva lo zampettare dei topi nella fogna sottostante che scrosciava maleodorante. I rumori della via al di sopra erano ovattati da due tendine bordeaux che nascondevano quella taverna ad occhi indiscreti. Tacchi veloci e chiacchiericci lontani erano solo a pochi metri da un letto sfatto e da un tavolo dalle gambe traballanti, sudicio di cene fugaci.

E da una chitarra.

In quel lurido e malconcio buco, tra le coperte sozze e un neon che sfarfallava ronzando c’era lei.

Una chitarra.

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Piccole trattazioni d’amore

Sapevo che non avrei resistito a lungo alla tentazione.

Sapevo che prima o poi ci sarei caduto anche io.

Ma so anche che a volte, per essere originali, bisogna trattare un argomento già affrontato milioni di volte. Però sotto una luce diversa, analizzandolo nelle sue sfumature, carpirne i dettagli che magari la volta prima ci erano sfuggiti. Analizzarlo nei suoi meandri ombrosi e nelle sue parti più esposte. Osservare come si comporta la gente che ci circonda, che vediamo tutti i giorni, parlare delle nostre esperienze, delle nostre impressioni. Di come abbiamo vissuto noi una tale situazione.

Così ho deciso di ordinare un po’ i miei pensieri. Ho idee ben precise riguardo la materia e non ho paura ad esporle. Sto parlando di un argomento complicato, meraviglioso e al tempo stesso trattatissimo.

Sto parlando dell’amore. Continua a leggere “Piccole trattazioni d’amore”

L’ultimo minuto di Newton e il primo di Oliver – Giornata mondiale del cane

Due secondi.
Due brevissimi secondi.
Ma in quello squarcio di tempo brevissimo, in quel misero momento della mia vita ho avuto i momenti più significativi con chi mi ha accompagnato per tutti questi anni.

Newton e Oliver.

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Nascondino — M.F. fotoreporter

<Dai! Giochiamo a nascondino?>
<Ma non abbiamo 4 anni ne abbiamo 16>
<Però è un bel gioco, ci stiamo annoiando!> Greta insistette.

La situazione era sempre la solita. Un gruppo di ragazzi annoiati. I liceali di una nota scuola svedese che di pomeriggio, finite le tre ore in biblioteca, andavano tutti assieme a terminare il pomeriggio.

Luca, Marco, Umberto, Giordano, Simone e Paolo.

Greta è l’unica ragazza.

Il resto del mio scritto lo trovate da Mario https://fmfotoreporter.wordpress.com/2019/08/25/nascondino/

Un esperto alla Comet

Comet di Parma.
Stavo tranquillamente osservando i cellulari in esposizione, leggendo i prezzi e confrontando le varie caratteristiche tecniche, le promozioni e tutte quelle cose fighe che fanno per attirare i clienti.
In oltre stavo anche osservando con fare da marpione una commessa decisamente molto carina, ma questa è un’altra storia.
-Mi scusi… mi scusi, lei giovanotto!-
Mi giro.

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L’amore ai tempi di FligthRadar24

Premetto.
Questa storia potrebbe essere non vera.
E la fantasia superare di gran lunga la realtà.
Potrebbe…
Era luglio.
Forse agosto.
Che ne so. Faceva caldo in quel periodo. In quella serata dal cielo limpido. Puro. Sidereo.
Dove le stelle e la luna dominavano su tutto. Non c’era una nuvola, solo una bella arietta che sfiorava la pelle e rinfrescava l’ambiente dalla calura.
Ed io ero lì. 
Con lei.

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Editoriali di emozioni, editoriali di vita

Leggere un giornale lo trovo sinceramente noioso. Il mio sogno è diventare giornalista e sono appassionatissimo nella lettura di decine se non centinaia di quotidiani. Sia online che cartacei. Cronaca, pareri, interviste, opinioni, passioni e politica sono fatti di vita, importanti, sicuramente da leggere per capire come si struttura la nostra società e quali sono le vie da intraprendere perché essa migliori. Ma spesso le vicende vengono scritte senza emozioni. Piatte.

Anche a leggere un libro a volte faccio fatica. Fantasy, gialli, libri d’amore o veri e propri reportage di eventi. Emozionanti, su questo non ci piove, che viaggiano nella stessa direzione di regalare momenti rilassanti, appassionando, incuriosendo, stimolando pensieri idee. Leggere libri è bello e piacevole. Ma spesso non riesco ad immedesimarmi nel protagonista principale: lo scrittore.

Così ho scoperto i blog.

Ed ho scoperto un mondo.

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Papà Leone è tornato!

<Simba vieni qua!>
<Che due balle papi, dai che cazzo c’è?>
<Dai che dobbiamo girare la scena del film, diventeremo ricchi e famosi al Parco Le Cornelle!>
<Non ci ho sbatti, noi leoni non facciamo film, mangiamo il culo alle zebre e passiamo i pomeriggi all’ombra a far capire che comandiamo noi!>
<Ma noi non comandiamo Simba… i miei capi sono della Disney>

Il solito pomeriggio di Mufasa e Simba comincia così.

Nella mia fantasia.

Un leoncino maleducato. Un padre che lo sopporta intere giornate. È la mia storia. Quella di me e mio padre. Che ovviamente influenza la fantasia. E così il film del Re Leone che esce oggi io l’ho già visto, stanotte nella mia testa.

La storia continua.

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Una lettera per una ragazza… alla persona sbagliata!

Sei felice.
Sei un giornalista (più o meno).
Sei felice.
Stai uscendo con una ragazza (più o meno).
Sei felice.
Più o meno. 
Almeno lo eri fino alle 18.22.

Poi il tuo cuore deve essersi fermato.

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Giornata mondiale della Fotografia – Foto di un fotoreporter

<Oggi è la giornata mondiale della fotografia. Mandami la foto più bella che hai che ci scrivo un articolino!>
<E quale scelgo?> mi risponde Mario.
<Una che rappresenti quello che mi hai insegnato con la fotografia… nei pochi giorni che ci siamo conosciuti!>
Mario è in difficoltà. Nei suoi computer ha archiviato decine di fotografie, con migliaia di tematiche diverse. Ognuna che racconta una storia, volti di personaggi importanti, momenti che verranno scritti sui libri di storia, scatti di decine di luoghi in momenti significativi.

Mario non sa quale inviarmi.

<Mario la scelgo io!> gli rispondo velocemente.

Dopo nemmeno un quarto d’ora gli mando un messaggio: <Ho scelto!>

Mario è un po’ stupito, ma contento.

Poi ci incontriamo.

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Paradiso in C++

Il mio nome è LG. Non ho mai capito cosa significhi.
Ma vivo. Un core Intel, un’anima Microsoft e una razza Philips.
Poi sono centinaia i nomi dei pezzi che mi compongono, degli organi interni nei quali scorrono al posto del sangue elettricità e dati. Un flusso di fibre che trasmette dalla mia memoria dati, che con i miei programmi fa musica, arte e video, che con la mia connessione fa conoscere il mondo al mio proprietario.

Andava tutto bene.

Ma oggi sono morto.

E sono andato in paradiso.

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Hey Landy – M.f. Fotoreporter

Un paese che mi ha cresciuto, che mi ha donato tanto, mi ha istruito, mi ha dato amici e famiglia, un paese che ha accolto la mia fuga, un paese pieno di storia, pieno di arte, pieno di ragazzi che come me sono poveri ma amano ballare. Un paese intriso di natura, impregnato di flora e fauna bellissima, di profumi fantastici, di delicati soffi di vento che ti portano fino al mare.

Un’altra foto. Un’altra storia puramente di fantasia. Le emozioni, le idee, i sospiri e le fantasie che la foto trasmette passano in testo. Sentimenti, gioie e dolori. Sarò riuscito a riportarli?

https://fmfotoreporter.wordpress.com/2019/08/17/hey-landy/

Una storia da non credere – In ricordo di Vittorio Zucconi

È iniziato tutto così, come una cotta nei confronti di una ragazza.
Da un giorno all’altro.
Non si po’ definire cotta dai, nelle cotte provi un certo desiderio nei confronti di una qualche femmina che ti circonda, ammiri il suo corpo, ti conturba la sua simpatia. Desideri portarla a letto. Ma la mia cotta non fu per una giovane collega di studi.

Io mi innamorai dei giornali.

Era novembre 2008. In tutto il mondo si parlava dell’imminente elezione di Obama come presidente degli USA. Decine di immagini in tv, su internet, sui siti che allora si faceva ancora fatica a consultare con delle connessioni lentissime.

Poi c’erano loro. I giornali.

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Il Ferragosto di un Girasole

Mi sento importante.
Unico e irripetibile. Anche se sono circondato da decine di compagni uguali ma proprio identici a me.

Oggi vi racconto la mia storia.
In questo giorno particolare della mia vita. Una vita breve, per carità, ma che oggi ha raggiunto il massimo della potenza che anche io non pensavo di avere.

Mi sento l’albero di Natale dell’estate.

Ma non sono un pino e nemmeno un abete.

Sono un Girasole!

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In ricordo del Ponte Morandi. I cani che abbaiarono a Genova abbaiarono anche a Parma

Io nella foto con un cane durante il servizio, sotto la poliziotta che vece la differenza a Genova

L’articolo, la mia esperienza, con i Poliziotti Cinofili che fecero la differenza a Genova, riportata sul sito della Croce Rossa di Parma nella quale presto servizio come volontario. Loro vennero a Parma sia prima che dopo la tragedia del Morandi, per la sicurezza stradale con i loro amici a 4 zampe. Cani che sia a Parma ma sopratutto a Genova furono determinanti.

https://parma.cri.it/notizie/item/262-in-ricordo-del-ponte-morandi-i-cani-che-abbaiarono-a-genova-abbaiarono-anche-a-parma.html

Quel personaggio di Artemis

Artemis Fowl è una serie di libri fantasy per ragazzi scritta da Eoin Colfer e il primo capitolo è stato pubblicato nel 2001. Gli otto libri che compongono la serie raccontano le vicende di Artemis Fowl secondo, un genio criminale di soli 10 anni che è intenzionato a carpire tutti i segreti del Popolo magico composto da elfi, nani, centauri, folletti e via dicendo per poterli utilizzare a suo piacimento.

Uno scambio di recensioni. Nel suo blog, Francesca, pubblicherà la mia storia di Artemis, vi invito a leggerla e a comprendere come due blog possono scambiarsi una passione: l’amicizia con Artemis nata più di 10 anni fa. Se volete leggere la sua recensione proseguite in questo articolo, se volete leggere la mia il suo blog è questo https://bookwarmth.home.blog/

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Gioventù che brucia… brucio anche io!

Musica sparata davanti alla tastiera del computer. Che mi da la possibilità di vedere, di sentire, di urlare. Computer in cui scrivo i miei pensieri vorticosamente, li sputo con rabbia sul monitor e rivivo emozionato quelli che non ci sono più, quelli che mi mancano, quelli che vorrei riavere. La dolcezza di un bacio perso per sempre, il sorriso di un amico scomparso dalla mia vita, gli occhi di quando il cane che mi ha cresciuto era cucciolo.

Oggi è la Giornata Internazionale della Gioventù. Fanculo a chi non crede in noi giovani!

Vi parlerò di questo, di quanto io sia un giovane al tempo stesso problematico e altruista, di quanto i giovani di oggi vivono in modo un po’ ovattato dove fanno cose! Cose bellissime e cose orribili. Vi parlerò di come noi giovani viviamo in un mondo tutto nostro,di come noi giovani portiamo avanti le nostre piccole vite! Continua a leggere “Gioventù che brucia… brucio anche io!”

Motovivendo — M.F. fotoreporter

“Sempre il solito vecchio che vuole chiacchierare” penserete. Beh, se lo pensate andate al diavolo. Ma andateci in moto. Sgommando, scrocchiandovi le dita sull’acceleratore di una Harley e veloci. Diavolo, inferno o paradiso non importa si va in moto! Quindi ora toglietevi il casco che ovatta sempre un po’ le orecchie, che ci fa sì sentire la musica del motore… Però quando parliamo ci tocca alzare la voce. E a me non piace alzare la voce”

La storia di un motociclista ben rappresentata in una foto. Nel suo sguardo nascosto, nel suo volto e nelle sue rughe si capisce la sua passione… Poi i dettagli: gli occhiali, il foulard e la giacca che fanno capire che il mondo lo ha vissuto tutto. Ma parla la foto. Io da quella ho inventato un racconto (totalmente di fantasia) per ricordarlo, per dare parole a questa foto…

via Motovivendo — M.F. fotoreporter

Il futuro nasce dai sogni. Grazie Gazzetta Di Parma

Un ragazzo. Un ventitreenne noioso, dove nella sua monotona routine passava ore e ore concentrato su libri di anatomia nella biblioteca di Medicina, viveva esperienze magnifiche sulle ambulanze della Croce Rossa ed era un perenne cataclisma in ogni singolo rapporto umano che cercava di costruire maldestramente. Incostante nello studio, decisamente pigro, poco sportivo e incapace pure in cucina dove l’unico apparecchio che sapeva usare era il forno a microonde.

Un disastro.

Poi un giornale. Il più antico di Italia. Una quotidiana cronaca di una città tutta da vivere, con approfondimenti sui temi più vari, dai giovani alla salute, dalle scuole all’università, dalla musica alla cultura, dalle donne agli eventi del weekend. E poi interviste, sport, editoriali, iniziative e tanto altro. Cronache presentate non solo con la massima serietà, ma con l’entusiasmo di valorizzare la città, valorizzare le persone, le idee, le novità in questa grande famiglia di Parma.

Il ragazzo sono io, Nicolò Bertolini.

Il giornale è la Gazzetta di Parma.

Un anno esatto fa, il 9 Agosto, i due si incontravano. Continua a leggere “Il futuro nasce dai sogni. Grazie Gazzetta Di Parma”

After all this time? Always!

Dopo tutto questo tempo?
Dopo tutto quel che ti è successo?
Dopo tempeste di emozioni, uragani di pensieri, bufere di passione ed esplosioni atomiche di sentimenti?

Sempre!

Afferrare un’idea, valicare un obbiettivo, stringere a piene mani il senso che si dà alla propria vita e portarlo avanti. Sempre. La lezione di Piton. In una collana di libri che ha fatto la storia, cambiando il modo di pensare di decine di ragazzi. Me compreso. L’ho sempre apprezzato, mi sono identificato in lui. Ammirazione iniziata con la Pietra Filosofale e il suo carattere di merda, proseguita quando con la sua genialità modifica il libro firmandosi “Principe Mezzosangue” e tutt’ora splendente ricordando il suo ideale di amore e di vita.

Ed è di questo che scrivo oggi.

After all this time? Always! Continua a leggere “After all this time? Always!”

Caro, ti ricordi…

Un ricordo. Per me molto significativo. Una lettera a mia mamma scritta tempo fa e ritrovata oggi nel mucchio degli incartamenti della mia vita. Una lettera che mi ha fatto capire molte, molte cose. Ma le conclusioni arriveranno dopo, nel finale. Un finale che ha sorpreso anche me. Continua a leggere “Caro, ti ricordi…”

Get happy – La felicità la somministrano gli infermieri

“Ognuno prima o poi scopre il suo destino e penso che tu lo abbia scoperto proprio in questi giorni! Vedere che fai questi progressi mi riempie il cuore di gioia, sapere che tutti gli sforzi che abbiamo fatto per tenerti in vita ti stanno donando questa felicità per me non ha prezzo! Mi fanno capire che anche questa che sto percorrendo è la mia strada! Sono fiera di te”

Un messaggio. Due persone. Ovviamente mandante e ricevente.  Una studentessa di infermieristica e uno studente perso. Non sa neanche lui cosa fare. Ma oggi non è scritta la sua storia. Ma quella di un’altra studentessa. Quasi infermiera. Infermiera al 98%. Che della sua vita ha già capito cosa fare.

Gli infermieri sono delle persone speciali. Così pensa il ragazzo che ha ricevuto il messaggio. Appena sei mesi fa, settimana in più o settimana in meno, stava morendo. Oggi è vivo e vegeto. E fa un sacco di cose. Ma come vi ho anticipato oggi si parla di infermieri.

Get happy! Continua a leggere “Get happy – La felicità la somministrano gli infermieri”

Una lettera d’amore… per la vita

Questa lettera non l’ho scritta io. Un mio amico molto triste perché la relazione con la sua ragazza stava per dire la parola fine. Una lettera non destinata alla morosa in fuga. Ma alla vita. Una vita che senza la donna deve andare avanti. Senza tutte le coccole, gli abbracci e le esperienze vissute assieme. La vita stessa è un’esperienza che deve essere vissuta. Fino al tramonto, dove girandosi e osservando l’orizzonte per l’ultima volta si deve dire: muoio felice. Continua a leggere “Una lettera d’amore… per la vita”

Le strade della bellezza

È piccola. A primo impatto.  Non di età, non nella mentalità che possiede ma di “dimensioni”. A lei non importa. Non gliene frega proprio nulla. Sa di essere bella e un po’ se la tira. Cazzo se è arrogante. Ma quella altezzosità è di un nobile che non cade mai nel volgare. Lei sì che ha un caratteraccio. Vuole sempre essere elegante e ci riesce. Vuole sempre alzare la voce e ci riesce. Vuole sempre essere al centro della attenzione e ci riesce. Un po’ è narcisista. Ma non ha solo aspetti negativi. È anche gradevole come carattere, una simpatia smisurata, una verve impressionante e quell’energia che ti prende e ti coinvolge. Una con tutte queste caratteristiche potrebbe essere la mia donna ideale. Di chi sto parlando? Questo ve lo dico nel finale ma lo capirete prima… Continua a leggere “Le strade della bellezza”

Felicità puttana — M.F. fotoreporter

La storia di una vita. Basata su quella puttana della felicità. Ma anche su questa foto. Mario, bravissimo fotoreporter, mi coinvolge sempre di più nel suo progetto di scrivere storie partendo da uno scatto. Drammatico o divertente non importa… lui riporta le emozioni con pixel e luci, io le riporto con delle parole. E la collaborazione tra un Nicolò che scrive e un Mario che scatta continua…

via Felicità puttana — M.F. fotoreporter

Si perde la persona giusta al momento sbagliato, quando si è stati la persona sbagliata al momento giusto

Una frase. Letta e copiata. Da un altro blog. Parole che però sono come le ciliegie in un frutteto di campagna. Se ne rubi due o tre non se ne accorgerà mai nessuno. Poi le assaggi. Sono le ciliegie più buone che tu abbia mai mangiato. Ti ricordano un momento felice che aveva il medesimo sapore, anni e anni prima, in un altro posto, in un’altra stagione, in un’altra vita.

Così sono le frasi. Ti immedesimi, le vivi, diventano tue. Continua a leggere “Si perde la persona giusta al momento sbagliato, quando si è stati la persona sbagliata al momento giusto”

Il gioco della vita — M.F. fotoreporter

Grazie a M. F. fotoreporter per avermi coinvolto in questo magnifico progetto. Mi invia una foto da lui realizzata e io faccio la mia parte: fare un racconto di scrittura creativa. Una delle mie storie di fantasia. Con un unico vincolo: rispecchi la sua foto. Ora il progetto è decollato e iniziato così. Grazie mille Mario. Questo è solo l’inizio!

via il gioco della vita — M.F. fotoreporter