Premetto.
Questa storia potrebbe essere non vera.
E la fantasia superare di gran lunga la realtà.
Potrebbe…
Era luglio.
Forse agosto.
Che ne so. Faceva caldo in quel periodo. In quella serata dal cielo limpido. Puro. Sidereo.
Dove le stelle e la luna dominavano su tutto. Non c’era una nuvola, solo una bella arietta che sfiorava la pelle e rinfrescava l’ambiente dalla calura.
Ed io ero lì.
Con lei.
Conosciuta un mese prima, amici in comune, interessi in comune.
Un bel visino, due begli occhi color nocciola e i capelli castani che le cadevano soffici sulle spalle.
Romantica. Sognatrice. Un po’ radical chic. Romantica. Ah l’ho già detto?
E niente si è pensato di uscire una prima volta, cenare insieme in una piccola locanda appena fuori città e poi andare a vedere le stelle. Assieme. Solo io e lei.
Che cosa sdolcinata.
Troppo per i miei standard.
Scendo dalla macchina.
Parcheggio ai bordi di uno di quei tanti campi di cui sono zeppe le colline parmigiane.
Il prato del colore dell’oro, risplendente alla luce della luna.
I balloni di fieno, l’odore tipico della campagna, di grano appena colto.
Ci sdraiamo su quella distesa fresca e pungente al tempo stesso, ci distendiamo sul campo, fianco a fianco.
Silenzio.
Sopra la testa la via lattea domina maestosa il firmamento e la luna illumina il mondo con i suoi raggi biancastri.
Ecco, ora ci sta un pisolino.
Abbiamo parlato poco in effetti stasera. Io ho mangiato come un bovino.
Chiudo gli occhi.
“Nicolò…”
Ah è vero che ci sei anche tu…
Cazzo non ho digerito la punta al forno.
“Si?”
“Guarda la luna come è bella”
“Non c’è male in effetti…”
“E le stelle…”
E niente non ho proprio digerito, inoltre sfarmi giù mezza boccia di rosso non è stata proprio una buona idea.
Voglio dormire cazzo e questa bella arietta mi piace molto.
“Nicolò voglio esprimere un desiderio…”
“Anche io… dormire”
“Dai Nicolò… guarda… un aereo. Chissà se in volo c’è una coppia di innamorati che fugge verso una meta lontana, magari in viaggio di nozze verso una destinazione tropicale, oppure uno scrittore che sta facendo il giro del mondo per scarabocchiare un diario e sta visitando mille e mille paesi, o ancora un pilota che torna a casa dopo mesi che non vede la moglie e le sta per fare una sorpresa…” E sospira.
Spetta.
Mi siedo.
Tiro fuori il cellulare e leggo.
“Boeing 737-8AS Ryanair. In viaggio da Milano a Cagliari. Vedi ti dirò di più. Su quell’aereo, una carretta dei cieli, di una compagnia che è l’Eurospin dei cieli, sono stipati 187 passeggeri con relativo bagaglio a mano. Conoscendo la tratta per lo più famiglie con bambini a carico che viaggiano in economy per andare in vacanza e soprattutto a quest’ora per risparmiare, probabilmente i bambini staranno piangendo perché stanchi, il capitano bestemmiando perché questa luna abbaglia, e i padri di famiglia smattando male perché il volo ha ben 4 ore di ritardo. In più in fila 32 o 33 ci sarà una allegra nonnina che viaggia con una famiglia, probabilmente la madre di lei (cosa che irrita ancora di più lui) che non riesce a scendere o salire le scale e per questo ha bisogno di assistenza, cosa che farà ulteriormente tardare il volo. Per non parlare del fatto che essendo un economy per vacanze con tutta sta gente a carico vi sarà puzza di piedi e pannolini e le hostess non capendo un cazzo di italiano essendo la compagnia irlandese continueranno a dare the per caffè e caffè per the aumentando ancora di più il malumore a bordo… romantico no?”
Mi guarda.
Le sorrido.
Si alza e se ne va.
E per una settimana non mi ha più parlato.
Ah, come è bello l’amore ai tempi di FlightRadar24….
Poi spero vi siete rivisti :)
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