Prendimi. E portami via. Portami in un cielo dove vi è luce, dove si vola senza vento, dove non vi è la puzza di plastica bruciata, dove non vi sono centrali nucleari scoppiate che ti squarciano la pelle. Ma le radiazioni le voglio, voglio scosse elettriche nel cervello, voglio bruciare di vita, ardere di entusiasmo… sì, lo voglio e non è quel “sì lo voglio” che diciamo ad un matrimonio, è quel “sì lo voglio” perché voglio te e soltanto te. cara la mia mente deviata, perversa Ma più viva che morta.
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