Indovina Chi!?

Facciamo una partita ad “Indovina chi”?
-Sì ma con me perdi subito!-
Mi piacciono le sfide
Così tiriamo fuori il gioco e lo apriamo.
Parto io.
Ha il nome di una radio?
-Cosa?-
Ha il nome di una radio?
-No, non credo-
Perfetto non è Maria. Tocca a te.
-Dunque… è biondo?-
Dipende. Tinto o naturale?
-Ma da cosa lo capisci?-
Beh, nell’immagine si vede.
-Piantala di dire cazzate. È biondo?-
Diciamo di no.
Tocca a me.
Ha il nome di un ex ministro coglione?
-Non lo so, ma che domanda è?-
È Matteo?
-Ma Renzi o Salvini?-
Sono coglioni entrambi. È Matteo sì o no?
-No-
Abbasso un altro tassello.
Il mio amico mi chiede se è anziano.
Dico di no e abbassa tre tasselli.
Di cognome fa Watson?
-Ma cazzo, stai scherzando?-
Dimmi sì o no.
-No-
Bene non è né Jhon né Emma.
Il mio amico mi guarda tra lo scandalizzato e il divertito.
Poi fa la solita domanda: ha gli occhi azzurri.
No. Tre caselle in giù.
Tocca a me.
Ha il nome di uno degli ultimi tre papi?
-Cosa?-
Così escludo Francesco, Giovanni, Paolo e anche Benedetto anche se non c’è!
-Ma tu tutti i giochi li fai così?
Così come?
-Lascia perdere. Tocca a me. Ha gli occhiali?-
No però ha le lenti a contatto.
-Come fai a dirlo?-
Eh non si vedono.
-Lascio perdere! Tocca a te-
È un santo che ti porta il liquore sotto una valanga?
-EH?-
È Bernardo?
-Sì hai vinto!-
Immaginavo.
L’ironia e la creatività fanno vincere sempre!
Anche ad “Indovina chi!”

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Giornata Mondiale del Volontariato

Ieri era la giornata Mondiale del Volontariato. Ho scritto un bellissimo articolo sul sito della Croce Rossa di Parma di cui faccio parte e non solo lo condivido ma vi invito a leggerlo per capire la mentalità, le emozioni e tutto ciò che passa per la testa di un volontario. E la bellezza di fare volontariato!

https://parma.cri.it/notizie/item/271-volontarieta-il-nostro-principio-d%E2%80%99azione.html?fbclid=IwAR20GFU0hGNbgl-KuRxyyOMG2QTyvy4Kl-noQedkG1F9Au4vVAoIMjXCGxo

La storia di James

Il brano James.P, è un classico storytelling, in cui solo alla fine si svela, che il famigerato James di cui si parla nelle strofe precedenti, è il Parkinson. Questo nome, corrisponde al primo neurologo britannico del 700, che scrisse un libro/diario personale dal titolo “Il trattato della paralisi agitante” nel quale raccontò in maniera dettagliata i sintomi di questa malattia ancora sconosciuta in quell’epoca,in quanto lui fu il primo a contrarla. Con questo brano, vorrei sensibilizzare tutti coloro che non conoscono questa malattia, in quanto io stesso l’ho conosciuta meglio solo dopo che i medici l’hanno diagnosticata a mia madre a soli 54 anni. Quindi, ciò che racconto è un mix di sensazioni che posso vedere e notare quando guardo queste persone. Riguardo il tipo di scelta stilistica di scrittura, mi sono ispirato al film vi presento Joe black di Brad Pitt

LUCIO PERRONE

Era sera. Io sono iscritto ad un gruppo Facebook di giornalisti. Mi arriva un messaggio “Mi puoi aiutare?”. Io no, sinceramente non posso, non ho un giornale tutto mio in cui poter dare spazio a questa persona. Poi ci penso, ho un blog, lì (per quanto minima) la voce gliela posso dare. Perchè la sua voce merita, e non solo perchè canta bene, ma perchè ha come tematica da affrontare il dolore di una malattia che non coinvolge solo chi ne è affetto ma si dilata in tutta la sfera di persone che la circonda. Ascoltate il brano, apprezzatelo perchè è molto bello, ma apprezzate soprattutto l’iniziativa di un ragazzo che ha visto sua madre soffrire e ha fatto qualcosa. Una cosa piccola, una canzone, ma che ha un valore enorme, infinito.