L’amore si può toccare

Ho toccato l’amore. E come hai fatto? Ho toccato l’amore ed è stato bellissimo.

L’amore. Indescrivibile. Imperscrutabile. Trascendentale. Eppure io l’ho toccato. Potente. Travolgente. Imprevedibile. Ho toccato l’amore ed è stato bellissimo. Sì, abbiamo capito. Ma come hai fatto?

Due cuori. Due anime. Due corpi. Due menti. L’amore inizia così. Con uno sguardo, una risata, un pianto. Simpatia, complicità, calore umano. Qualche messaggino, una chiacchierata, un bacio che scappa improvviso e inaspettato. Inizia tutto così. Due spiriti che si avvicinano, sempre di più, sempre di più, sempre più vicini. E poi si toccano. Collidono. Una scintilla. Una misera, minuscola, infinitesimale scintilla che varca il confine di una semplice amicizia. E fa scoppiare una bomba. Una polveriera che si annida nel cuore di ognuno di noi.

Ho imparato tanto dall’amore. Nell’ultimo anno. Negli ultimi mesi. Negli ultimi giorni. Nelle ultime ore.

E l’ho toccato.

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Distanza infinita

La distanza tra noi è puro infinito
Due linee parallele che non si sfiorano, non si toccano mai
Nella via che seguo mi sento perso, mi sono smarrito
E proprio lì io ti cerco senza sosta. Tu lo vedi, tu lo sai
Urla miserabili nella notte e non le senti
La mia voce è grida, ma tu non ascolti
Freddi gli incroci di sguardi, nel buio sono i momenti
Nemmeno da lontano si fissano i nostri volti
Ti cerco nel rosso di un tramonto
Ti cerco in un’alba che si rispecchia in cielo
Ti cerco in superficie, ti cerco nel profondo
Ti cerco nel fuoco, ti cerco nel gelo
Nella notte più buia nessuna risposta
Ti cerco tra le grida che mi portano i venti
Eppure sei lì che canti
La tua voce sento
Sei lontana, fuori dai miei istanti
Dalla mia vita sei scappata
Il tuo sguardo è fuggito
Son fuggiti i tuoi colori
Le tue dolci sfumature
Il tuo profumo color d’argento
La tua bellissima voce
Ogni istante è un tormento
Ogni attimo è un tramonto
Mi manchi come la vita ad un defunto
Eppure ci siamo baciati

La fine del 2019. L’inizio del 2020

Meno dieci.
Mancano solo dieci secondi alla fine del 2019.
Un 2019 che ho iniziato veramente di merda, iniziato in un letto della rianimazione in condizioni veramente pietose. Tra la vita e la morte. Ha vinto la vita.
Un 2019 che è stato molto difficile, che mi ha messo alla prova ma che è stato come una rinascita.
Voi cosa pensate negli ultimi dieci secondi dell’anno?
E mentre voi farete il conto alla rovescia, mentre voi avete puntato una ragazza carina a cui tirare il limone che vi faccia iniziare bene il 2020, io il 2019 lo rivivo tutto nella mia mente.
In soli 10 secondi.
Ma almeno quella ragazzina è carina o è un cinghiale ambulante?
Probabilmente sarete sbronzi fino al midollo e anche voi volete mettere la parola FINE nel migliore dei modi al 2019, possibilmente con una mano su un culo e una lingua in bocca, possibilmente con un botto che scoppia e distrugge il silenzio peggiore che vi tormenta, possibilmente circondati da amici e amori che hanno dato senso al vostro 2019.
Io no.
Non ho bicchieri in mano.
Nessun accendino per far saltare la bomba carta che l’amico ha confezionato con tanto amore.
Nessuno sguardo fisso verso un culo, verso un bicchiere o verso l’idolo che canta in piazza.
Stasera non è che l’inizio.

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