La pecora che voleva morire

La pecora urla, la pecora si dispera
Inizia così il racconto di stasera
Che filastrocca non è, ma è una storia vera
Tutte le fiabe in una raccolta
Inizian con “C’era un tempo, c’era una volta…”
Ma questa fiaba non è: quindi ascolta!
Come dicevo la pecora urla, la pecora grida
E nonostante la vita a lei sorrida
Si tratta di una pecora con istinto suicida
“Di cosa hai paura bella bestia?”
Le chiedono i suoi amici con un po’ di molestia
Ma la pecora risponde senza modestia
“Voglio morire la voglio fare finita,
Da questa vita sono sfinita!
Mi sento un po’ persa un bel po’ smarrita”
“Non temere sei una pecora non un coniglio”
Le dicono le amiche dal loro giaciglio
Ascolta noi che ti diamo un consiglio
“Sono distrutta, son disperata!
Di un pecoron mi sono innamorata!
E lo stronzo non mi ha mai amata”
“Ma cosa dici, sarà mica vero?!
Dove si trova in questo maniero?
Che da pecora bianca il tuo color non diventi nero!”
Le pecore nere non sono ben viste
Come se le colleghe fossero razziste
Una pecora nera è una pecora triste
La pecora disperata dice quindi alle amiche
“Noi lavoriamo quasi quanto formiche
Che ne sarà or della mia psiche”
Ma nella cascina c’è un bellissimo gallo
E dietro di lui c’è anche un cavallo
Poi pure un somaro col muso un po’ giallo
Si radunano assieme dalla pecora depressa
All’interno dalla cascina e rimessa
E le dicono con voce perplessa:
“Di cosa ha paura la tua bellissima lana?
Il primo amor spaventa e allontana
Ma non esser schicca come un’umana
La vita è bella, uno spettacolo maestoso
Ed è bella lo stesso anche senza moroso!
Ma non è solo uno spettacolo grazioso,
è uno spettacolo stupendo!
Che non devi buttare morendo
Con tanto amor te lo stiamo dicendo
 Bada a ciò, bada a questo!
Non badare al resto…
Che dopo tutto l’amore intenso brucia presto.

Pubblicità